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FASI DI LAVORAZIONE

LA
CIPOLLA

LE
RICETTE

Baccalà con Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Baccalà al forno in bianco con patate e Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Contorno al brasato con patate al forno e Cipolle rosse di Tropea Calabria igp

Calzone con Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Ciambottino di Cipolla rossa di Tropea Calabria igp e zucchine

Cipolla rossa di Tropea Calabria igp in agrodolce

Cipolla Rossa di Tropea Calabria igp con fagioli

Cipolla rossa di Tropea Calabria igp alla Tropeana

Cipolle Rosse di Tropea Calabria igp al gratin

Cipolle rosse di Tropea Calabria igp alla mollica

Cipolle Rosse di Tropea Calabria igp e patate in padella

Cipolle rosse di Tropea Calabria igp fritte alla mollica con uova al tegamino

Cipolle rosse di Tropea Calabria igp patate e bucatini

Cipolla rossa di Tropea Calabria igp ripiene con tonno

Cucchiai di Cipolla rossa di Tropea Calabria igp con patate bollite

Focaccia con Cipolla rossa di Tropea Calabria igp e tonno

Focaccia con pasta brisè con Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Frittata di Cipolle Rosse di Tropea Calabria igp e patate

Frittata di Cipolla Rossa di Tropea Calabria igp

Frittata di Cipolle Rosse di Tropea Calabria igp con le uova

Insalata di Cipolla Rossa di Tropea Calabria igp fresca estiva

Insalata di Cipolla Rossa di Tropea Calabria igp con lattuga, cetrioli e menta fresca

Linguine con cipolle rosse di Tropea Calabria igp

Marmellata di Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Merluzzo ai paccheri con Cipolla rossa di Tropea Calabria igp e Melanzane

Merluzzo al pomodoro e Cipolle rosse di Tropea Calabria igp

Neonata con Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Spaghettini con Cipolle rosse di Tropea Calabria igp e capretto

Spezzatino di carne con Cipolle Rosse di Tropea Calabria igp

Spiedini di Cipolla rossa di Tropea Calabria igp e agnellino

Tortiglioni con crema di Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Tortino con Orata e/o Dentice e Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

Totani di Cipolla rossa di Tropea Calabria igp

FASI DI LAVORAZIONE

FASI DI LAVORAZIONE

La tecnica di coltivazione inizia con la preparazione del terreno che viene arato, fresato e sistemato in prose opportunamente baulate; l’impianto viene effettuato con tre diverse modalità: con il piantamento dei bulbi, con la semina diretta e con il trapianto di piantine a radice nuda. Utilizzando i bulbi si adottano distanze di 15 cm sulla fila e di 40 cm tra le file ed il piantamento viene effettuato a fine agosto per avere la produzione già in ottobre. La semina diretta viene effettuata in terreni sciolti e ben livellati a fine agosto - inizio settembre con seminatrici di precisione o a spaglio a cui segue un diradamento in modo da realizzare una densità di 60 piante/m2 ottenuta adottando distanze di 10 x 15 cm, rispettivamente sulle e tra le file; con tale modalità d’impianto la produzione viene esitata nel periodo natalizio. Il trapianto prevede la preparazione delle piantine in semenzai all’aperto allestiti dagli stessi agricoltori nel periodo agosto-settembre, con il trapianto nel periodo fine settembre - inizio ottobre in modo da avere la produzione a partire da dicembre-gennaio e fino a marzo e comunque in ritardo rispetto alla semina diretta.

 

Le piantine idonee al trapianto devono aver raggiunto una altezza di almeno 15 cm e presentare 4-5 foglie vere; quasi sempre viene effettuato il taglio parziale delle radici per poter facilitare la disposizione manuale o meccanica delle piantine nel terreno. Per la buona riuscita della coltivazione bisogna riservare particolare cura all’irrigazione soprattutto nelle prime fasi del ciclo colturale e in modo particolare quando si ricorre alla semina diretta e si opera in terreni sciolti caratterizzati da una ridotta capacità di ritenzione idrica. Pertanto, si interviene quasi giornalmente fino all’emergenza con la semina diretta in terreni sabbiosi diradando successivamente gli interventi che devono essere, comunque, in numero di 2 - 3 a settimana. I turni irrigui si possono allungare quando si ricorre al trapianto e soprattutto con il piantamento dei bulbi; in ogni caso le adacquate diventano meno frequenti con l’avanzare del ciclo colturale, vale a dire nel periodo autunnale ed invernale per la ridotta domanda evapotraspirativa dell’ambiente e quando la coltura usufruisce degli apporti idrici meteorici. La concimazione  viene effettuata sia all’impianto, con l’apporto di sostanza organica (letame) o di concimi minerali ternari, sia in copertura intervenendo due o tre volte con concimi azotati, nitrato ammonico e/o solfato ammonico.

Per il controllo delle erbe infestanti, verso le quali la liliacea risulta particolarmente sensibile e poco competitiva per quasi tutto il ciclo colturale (Tei e Montemurro, 1998) a causa della scarsa attitudine a ricoprire il terreno, viene effettuato saltuariamente un diserbo chimico all’impianto con un principio attivo ad azione antigerminello (trifluralin) seguito da un intervento di post-emergenza il cui p.a. viene scelto tra quelli registrati per la specie, in funzione della composizione delle specie infestanti; generalmente si preferiscono per il controllo delle infestanti assidui interventi manuali di sarchiatura e scerbatura. La raccolta viene effettuata a mano, per le cipolle da serbo quando i bulbi raggiungono una considerevole pezzatura e i ‘colli’ prendono un colore rosso intenso. Le cipolle vengono estirpate e lasciate in campo a disidratarsi per almeno 8 giorni. Per il cipollotto e la cipolla da consumo fresco, invece, contrariamente alla cipolla da serbo, l'estirpazione avviene quando il prodotto è ancora con le code di verde intenso e i colli iniziano a colorarsi di rosso.

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